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Amighisti al bivio:
Migrazioni possibili
di Roberto Rosselli Del Turco



Il 'mucchio selvaggio': Linux e gli altri Unix

Ultimamente Unix significa Linux (www.linux.org) per milioni di persone: questo SO cosiddetto 'unix-like', ovvero ispirato a Unix ma non derivato direttamente da esso, ha recentemente guadagnato l'attenzione dei media informatici per molti motivi.

Nato nel 1991 come progetto sperimentale di una sola persona, Linus Torvalds, Linux in origine era, ed è ancor oggi in senso stretto, un kernel unix-like che, grazie all'apporto di una crescente comunità di hackers dispersa su tutto il pianeta e all'incontro con gli strumenti di sviluppo GNU, primo fra tutti il compilatore gcc, si è trasformato in un sistema operativo completo e più che utilizzabile.

Dopo una lunga serie di kernel 0.x, Linux esce dallo stadio di beta nel 1994, quando viene distribuita la versione 1.0; da quel momento la versione del kernel conosce uno sviluppo su due binari: la versione pari, come l'attuale 2.2, è quella stabile, di cui si correggono progressivamente i bug rimasti, mentre la dispari, come l'attuale 2.3, è la versione per sviluppatori, quella in cui vengono introdotte e sperimentate nuove caratteristiche fino al momento in cui non la si ritiene matura per diventare la nuova versione stabile (è il caso della futura 2.4, prevista per la fine del 1999).

Linux ha attirato l'attenzione di molti, non ultima la Microsoft, per i seguenti motivi:

  • è stabile: si narrano leggende di server che sono rimasti ininterrottamente in funzione per più di 600 giorni senza blocchi di sistema;
  • è veloce: malgrado X-Window comporti comunque un certo appesantimento, Linux è un SO notevolmente efficiente e veloce;
  • è liberamente distribuibile: come tutto il software pubblicato sotto la GNU General Public License, il kernel e tutti i programmi che compongono una distribuzione Linux devono essere distribuibili in maniera gratuita e sempre includendo i sorgenti;
  • è in crescita esponenziale: nel mercato dei server, Linux sta rosicchiando importanti fette di mercato a Windows NT e a tutti gli altri Unix;
  • sta guadagnando un numero sempre più alto di alleati: praticamente tutti i database commerciali, ad esempio, sono stati portati su Linux; IBM e altri hanno investito fior di dollari nelle distribuzioni più note, altri, come la Corel, si preparano a scendere in campo con una propria distribuzione.

Naturalmente non c'è solo Linux sotto i cieli del free software: anche il buon vecchio BSD, nelle sue diverse varianti, gode di un discreto successo, e nel campo commerciale sono diversi gli Unix che se la cavano discretamente nella propria nicchia (Solaris, AIX, Digital Unix, etc.); non scordiamoci che anche Mac OS X Server è basato su Unix.
Al momento, tuttavia, la star è senza dubbio Linux.
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Ma se il successo di questo OS nel settore dei server di rete è indubbio, la battaglia per arrivare sul desktop dell'utente comune è appena cominciata: come tutti gli Unix, Linux non è nato in funzione del singolo utente, per consentirgli di utilizzare applicazioni basate su una GUI funzionale ed esteticamente appagante; al contrario, malgrado il nome possa trarre in inganno Unix è stato concepito come sistema multiutente, tant'è che ancora oggi trovo quanto meno strano dover digitare il nome del mio account e una password per accedere al mio computer personale; e fino alla comparsa di X-Window l'interfaccia unica con il SO era la linea di comando.

Si aggiunga che Unix è complesso, che l'installazione non è sempre rapida e indolore, che la documentazione lascia spesso a desiderare, che i file di configurazione sono sì in formato testo e quindi verificabili ed editabili (niente registry!), ma sparsi un po' dappertutto, che i programmi spesso vanno compilati direttamente dall'utente prima di essere installati, e si capisce come la curva di apprendimento sia un po' alta.

Gli sviluppatori hanno capito da tempo, tuttavia, che la battaglia decisiva per far accettare Linux (e gli altri Unix) sarà proprio quella per il desktop, e ormai sono visibili e direttamente utilizzabili i risultati dei loro sforzi in questo senso:

  • i meccanismi di installazione sono sempre più amichevoli e ricchi di automatismi nelle varie fasi di analisi delle risorse hardware del computer, l'interfaccia è sempre grafica e la tendenza è quella di fare il boot direttamente in X-Window, in modo da offrire una GUI raffinata ed efficiente già durante il processo di installazione;
  • nuovi manuali e guide sono costantemente prodotti e aggiornati, sia in forma elettronica (si veda ad esempio il Linux Documentation Project, tradotto anche in italiano, e le varie guide per l'installazione, l'amministrazione del sistema, la programmazione etc.) sia cartacea (gli ottimi libri di O'Reilly);

    snapshot di GNOME

  • sono da tempo utilizzabili due ambienti grafici completi, GNOME e KDE, che hanno davvero poco da invidiare alle GUI di altri SO: quando avranno raggiunto la piena maturità la complessità di Unix verrà nascosta all'utente finale, che configurerà il suo desktop con il familiare 'punta e clicca' e godrà di tutti i vantaggi di interazione fra le varie componenti in maniera simile a quanto succede sotto Windows (OLE e simili);
  • lo stesso per il sistema nel suo insieme: strumenti come Linuxconf dimostrano che è possibile tenere sotto controllo ogni aspetto del sistema per mezzo di una interfaccia GUI;

    snapshot di KDE

  • la sempre crescente diffusione di pacchetti del tipo .rpm e .deb, rispettivamente usati dalla distribuzione RedHat (www.redhat.com) e Debian, e dei relativi programmi di installazione/upgrade, permettono anche al neofita di aggiungere e rimuovere applicazioni con semplicità.

Gli utenti Amiga troveranno diversi punti di contatto con Linux, specialmente quelli affezionati alla CLI e al compilatore gcc; un'altra similarità è l'esistenza di una comunità Linux cui rivolgersi per domande e richieste d'aiuto, proprio come esiste (esisteva?) una comunità Amiga basata su User Group, liste di discussione, newsgroup etc.

Sul piano delle applicazioni commerciali sono soddisfatte quasi tutte le esigenze, e a prezzo zero: la suite di Star Office, ad esempio, è gratuita per un uso personale, e così anche WordPerfect 8 per Linux; in entrambi i casi si ottiene la tanto sospirata compatibilità con le applicazioni di Office, in alternativa date un'occhiata all'ultima versione di WINE per far girare quanto vi serve direttamente sotto Linux.

snapshot di WordPerfect 8 per Linux

Sono molto promettenti anche le applicazioni, di nuovo a prezzo zero, che vengono sviluppate per i due ambienti grafici di cui sopra, GNOME e KDE: Koffice, in particolare, si avvia a diventare una 'killer application' per Linux sul desktop.

La ricchezza di programmi liberamente distribuibili, che vengono resi disponibili alle condizioni della GPL o simili, è semplicemente impressionante: fare una visita a Freshmeat è un po' come consultare il file recent di Aminet, ogni giorno vi sono molti annunci relativi a nuovi programmi e allo sviluppo di quelli preesistenti. Lo sforzo iniziale di apprendimento e presa di confidenza con questo SO è sicuramente ripagato dalla grande ricchezza di quanto ha da offrire.


Riassumendo:
+sistema molto stabile ed efficiente
+disponibile per molte piattaforme: Intel compatibili, Alpha, PPC, MIPS, 68k (sì, anche su Amiga)
+grande ricchezza di applicazioni e programmi di ogni tipo
+ambienti totalmente GUI già utilizzabili e molto promettenti, possibilità di scelta fra molti gestori del sistema a finestre (Window Manager), grande configurabilità
+open source: dall'utente per l'utente
+interessanti prospettive per il futuro
-richiede uno sforzo iniziale non indifferente
-l'installazione, in particolare per quanto riguarda il riconoscimento dell'hardware e il P&P, non è ancora indolore per ogni configurazione
-manca un unico standard grafico e un unico ambiente desktop (N.B: per il sottoscritto la possibilità di scelta è senza dubbio un vantaggio, ma capisco che altri possano essere confusi dalle varie possibilità e dall'accostamento di stili grafici diversi che talvolta ne risulta)
-le tecnologie più recenti (es. l'USB) non sono ancora pienamente supportate
-problemi di configurazione hardware/software talvolta complicati





LINUX
AMIGA


Dott. Roberto Rosselli Del Turco
Ricercatore presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Torino, da lungo tempo utente amighista, in passato ha collaborato per circa un anno con Amiga Magazine. Dall'inizio degli anni '80 si interessa attivamente di informatica, in particolar modo per quanto riguarda le tendenze all'evoluzione e all'innovazione dei sistemi operativi contemporanei. Attualmente sta concentrando la sua attenzione su Linux e sul fenomeno del free / open source software.

Puoi contattare l'autore scrivendo a:
rrosselli@diff.org


 


Prologo
Desiderata
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Linux e gli altri Unix
Conclusioni

© 1999,2000,2001,2002 NonSoLoSoft di Ferruccio Zamuner (Italia)- tutti i diritti sono riservati