BSD (Berkeley Software Distribution of Unix®)
BSD era l'unico ed originale sistema operativo FREE, uno unix vero e non qualcosa che come Linux gli assomiglia.
È vero che non supporta tutti gli ammenicoli e le numerose configurazioni hardware supportate ormai da Linux, ma in realtà è in grado di funzionare senza problemi sulla maggioranza dei computer disponibili.
Inoltre è più stabile, solido come la roccia ed offre ottime prestazioni.
BSD ha origine dalle licenze d'uso UNIX® concesse dalla AT&T all'università
di Berkeley (USA - CA) con le quali sono stati dati anche i sorgenti del sistema operativo.
Ricordiamo che lo UNIX® di AT&T (noto anche come System V) era nato e cresciuto
per applicazioni di tipo amministrativo, con scopi ben diversi da quelli legati
alla ricerca scientifica che invece sono coltivati dalle università.
Anche per questo motivo, gli studenti ed i ricercatori di Berkeley iniziarono
gradualmente a modificarne i sorgenti ed in seguito lo riscrissero totalmente.
BSD quindi è un sistema operativo uni* a tutti gli effetti, salvo che
per il nome coperto da copyright dalla AT&T.
Da BSD sono nate varie diramazioni, alcune free (FreeBSD, NetBSD, OpenBSD)
altre commerciali (iBSD, Solaris): tutte condividono la stessa origine, ma poi si
sono evolute per strade diverse perseguendo obiettivi differenti:
- NetBSD
- con lo scopo di portare un ambiente omogeneo su ogni piattaforma hardware,
dalla workstation all'Atari.
- OpenBSD
- con l'obiettivo di fornire un sistema operativo estremamente sicuro ed
immune da ogni tipo di attacco.
- FreeBSD
- prima ottimizzato per architettura Intel x86 ora già disponibile
anche per processori Alpha.
- PicoBSD
- derivato dal progetto precedente, è una versione adattata per le
i sistemi embeded.
- Solaris
- nato per le worstation Sun con il compito di supportarne al meglio le
caratteristiche hardware (multiprocessori etc.), in seguito è stato realizzato
anche per architetture Intel nel tentativo (fallito!) di dar battaglia a Microsoft sullo
stesso terreno di battaglia.
- BSDi
- ovvero una distribuzione BSD orientata al business dotata dall'inizio di supporto tecnico commerciale e con una marcia in più per il porting di applicativi commerciali. Nel gennaio 2000 è stata annunciata un percoso di unione tra i progetti FreeBSD e BSDi grazie ad una fusione tra Walnut Creek e la società BSDi.
- TrustedBSD
- è un nuovo progetto, annunciato nell'aprile 2000, mirato a rafforzare la sicurezza partendo dalla distribuzione del FreeBSD. Molto del proprio codice è destinato ad essere reintegrato nella distribuzione originale quando sarà maturo.
- Darwin
- ultimo nato tra le braccia della Apple, si basa su microkernel Mach 3 e sulla distribuzione FreeBSD 3.2, eredita l'esperienza del NextStep (mitico sistema operativo per il computer Next ideato una decina d'anni fa dallo stesso Steve Jobs) ed è il cuore dell'imminente Mac OS X.
Data la base comune, sovente le innovazioni introdotte su un ramo sono
riprese ed implementate anche sugli altri.
Alla base di BSD c'è anche una licenza di distribuzione introdotta
dall'università di Berkeley: questa licenza è stata molto
discussa ma a ben vedere risulta molto permissiva, molto più permissiva
di quanto non lo sia la famosa GNU Software Licence.
Infatti la licenza BSD, a differenza della GNU, permette la distribuzione gratuita
del software e dei sorgenti, ma non obbliga nessuno che li modifichi a rendere
note le modifiche né gli impedisce di vendere la versione modificata.
Fino all'estate 1999, l'unica richiesta vincolante era che non venisse
rimosso il copyright dai file sorgente modificati; ora anche questo obbligo
è caduto.
BSD è disponibile per gran parte dei processori e dei computer
attualmente in commercio, con una buona varietà di applicazioni di recente
anche portate dal Linux.
A differenza di Linux dove alla base delle varie distribuzioni vi è un'unico kernel sul
quale sono costruiti ambienti diversi, tutte le distribuzioni BSD partono da kernel diversi per
convergere ad uno stesso ambiente.
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