RedHat 6.0: l'ultima fatica della casa di Raleigh
di Giuseppe Ghibò
Configurazione utilizzata per le prove
Per diff abbiamo provato a installare la RedHat 6.0 su 6 macchine differenti,
4 in configurazione desktop e 2 in configurazione laptop, così composte:
-
Macchina dual Pentium II 400 Mhz,
- motherboard ASUS P2B-DS, chipset Intel
- controller Adaptec SCSI U2W 7890 on board
- 512MB RAM
- Disco SCSI U2W 9.1GB + HD UDMA 10GB
- CDROM Plextor UltraPlex 32
- scheda audio Creative PCI 128
- scheda video Matrox Millenium G200 8MB SGRAM AGP
- scheda Ethernet PCI 3COM 905TX 10/100
-
Macchina Pentium II 350Mhz
- motherboard ASUS P2B-F, chipset Intel
- 128MB RAM
- disco UDMA IBM 8.4GB
- CDROM 40X
- scheda audio Creative PCI 128
- scheda video Matrox Millenium G200 8MB SDRAM AGP
- scheda Ethernet PCI 3COM 900B Cyclone combo10Mbit
-
Macchina K6-3 400Mhz SuperSocket 7
- motherboard ASUS P2-B, chipset ALI 15xx
- 128MB RAM
- disco Samsung 8.4GB UDMA
- CDROM 40X
- scheda audio Creative PCI 64
- scheda video Matrox Millenium G200 8MB AGP SDRAM
- scheda Ethernet PCI NE2000 compatib. (clone della Realtek 8029)
-
Macchina Pentium 133Mhz
- motherboard FIC PA2005, chipset VIA
- 64MB RAM
- disco Maxtor Diamond 5.1GB
- CDROM Samsung 32X
- scheda audio ESS 1868 PnP ISA
- scheda video Creative Exxtreme Blaster 4MB PCI
-
Notebook Acer Extensa 501T
- Pentium 266MMX, chipset ALI
- 64MB RAM
- schermo TFT 12.1"
- disco IBM 3.2GB UDMA
- scheda audio Yamaha OPL3-SA3
- scheda ethernet Dlink DE-660
- Winmodem 56k
-
Notebook Acer Extensa 711TE
- Pentium II Mobile 266MMX
- 64MB RAM
- schermo TFT 14.1"
- disco IBM 6.4GB UDMA
- scheda audio ESS Maestro-2
- Windmodem 56k
L'installazione è stata completata in pochi minuti (meno
di 10 sui Pentium II) senza problemi in praticamente tutte e quattro le
macchine desktop, mentre ci sono stati dei problemi per i laptop. La configurazione
"2" dei desktop si rivela un ottima scelta per Linux, sia in termini economici,
che in termini di prestazioni, che in termini di compatibilità.
Sia le schede video che le schede audio sono state riconosciute dai
programmi di autoconfigurazione della RedHat 6.0 (Xconfigurator
e sndconfig). Perfino la scheda ESS 1868 PnP che con distribuzioni
precedenti dava problemi è stata riconosciuta e configurata corretamente,
con tanto di file isapnp.conf autocreato e kernel modulare.
In particolare le schede Audio Creative PCI 64/128 (chipset Ensoniq
1371/70) si rivelano ottime per Linux, sia perché sono PCI, anziché
ISA, poi perché non richiedono particolari configurazioni extra
a livello di moduli (IRQ, base I/O, etc.), consentendo altresì la
compilazione di un kernel monolitco, e infine perché oramai hanno
costi modestissimi.
Rispetto alla precedente RedHat 5.2, Xconfigurator ci propone
la possibilità di configurare il sistema in maniera tale da autoavviarsi
direttamente in modalità grafica X11 (Figura
5),
anziché tramite il solito "startx".
Anche la
rete)
è stata configurata correttamente
in pochi secondi in tutte le macchine dotate di scheda Ethernet. In pratica
nelle macchine 1, 2 e 3 siamo riusciti a installare e configurare totalmente
un server Linux completo con tanto di server Web, ftp, nfs, e di
posta in meno di 20 minuti.
L'unica nota dolente riguarda la macchina col K6-3. Il chipset ALI 15xx
non è infatti tutt'ora ufficialmente supportato dai kernel 2.2.X
di Linux (non dipende quindi dalla distribuzione), per cui le né
la modalita UDMA né tantomeno quella DMA sono supportate; di conseguenza
le prestazioni di I/O sono alquanto scadenti, a cui contribuisce non poco
il fatto che l'hard disk in utilizzato, un Samsung 8.4 GB, appartiene alla
fascia dei modelli economici, con un seek time decisamente basso. In seguito
tramite una patch esterna (non supportata ufficialmente nel kernel, ma
disponibile separatamente in rete) siamo riusciti a far funzionare l'hard
disk in modalità UDMA; l'incremento delle prestazioni
è stato notevole, ma è stata necessaria la ricompilazione
ad hoc del kernel del sistema.
Anche sulla macchina dual Pentium II non abbiamo avuto particolari problemi.
La RedHat 6.0 include infatti un kernel particolare compilato appositamente
per questo tipo di macchine che include la modalità SMP (Simmetric
Multi-Processing) abilitata, e che è possibile scegliere al momento
dell'installazione, durante la fase di selezione dei pacchetti.
Per i due modelli laptop invece ci sono stati dei problemi. Sul primo,
l'Extensa 501, nonostante l'installazione da CD sia portata a termine correttamente,
al successivo boot da hard disk della macchina, l'esistenza della modalità
APM causa il blocco del kernel del sistema (probabilmente dovuto a qualche
bug nel BIOS). Per risolvere il problema abbiamo dovuto ricompilare separatamente
un nuovo kernel su una seconda macchina con la modalità APM disabilitata
e installarlo successivamente sulla prima.
Il chipset NeoMagic della scheda video è stato riconosciuto correttamente,
per cui non ci sono stati problemi con X, che è stato possibile
utilizzare a 800x600 in 65mila colori. La scheda audio (Yamaha OPL-SA3)
invece non è stata possibile utilizzarla da Linux: l'utility sndconfig,
non è infatti stata in grado di configurarla correttamente, e con
la configurazione manuale dei moduli kernel (anche con kernel più
recenti di quello fornito sul CD RedHat, ad esempio fino al 2.2.10)
e tramite isapnp.conf, il playback audio non ha mai resistito
più di una trentina di secondi, causando al termine il blocco del
sistema. Lo stesso problema si è avuto anche con i driver commerciali della 4Front Technologies. Per quanto riguarda la modalità
UDMA, essendo l'Extensa501 basato su chipset ALI 15xx (prodotto da
Acer) valgono le stesse considerazioni fatte per la macchina desktop
dotata di K6-3. La scehda PCMCIA Dlink DE-660 è stata configurata
manualmente, ma ha richiesto un po' più di "attenzioni".
Con l'Extensa 711TE, invece, l'unico problema si è riscontrato
con la scheda audio ESS Maestro-2 che non è ancora supportata né
dal kernel Linux (Alan Cox ci sta lavorando sopra...), né dai driver
commerciali della 4Front Technologies.
In ambedue i laptop non è stato inoltre possibile utilizzare
i rispettivi pseudo-modem interni di tipo winmodem, che non sono
in alcun modo supportati dal kernel di Linux, né, a quanto sembra,
lo saranno in un futuro prossimo. Se dovete usare necessariamente
un modem con Linux in un laptop, considerate la possibilità di acquistare
un modem PCMCIA.
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LINUX |
Giuseppe Ghibò
Attualmente consulente e sistemista Unix, grande
esperto di TeX, Postscript e DTP, ha fatto parte del Comitato Organizzatore
delle due ultime edizioni di IPISA. Ha inoltre collaborato con Amiga
Magazine dal '95 fino alla sua chiusura.
Da sempre attivista sul fronte dei sistemi operativi
alternativi, nutre particolare passione per l'informatica, la matematica,
l'elettrotecnica, ma non disdegna argomenti più frivoli quali il
calcio e Formula 1.
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Puoi contattare l'autore scrivendo a:
gghibo@diff.org
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