L'INTERVISTA IMPOSSIBILE di Carlo Adriano
LA SFINGE
Improvvisamente la Sfinge ha cambiato tono: la sua voce si è fatta più
cavernosa e concitata. Mi sono accorto che per un attimo ha sollevato la
testa ed ha guardato in lontananza, prima di fissare nuovamente il suo
sguardo su di me. E' ormai abbastanza chiaro per rendermi conto che mi
guarda minacciosamente, allora credo di capire. Il sole sta per levarsi: se ne
intravede il bagliore appena sotto la linea dell'orizzonte. E il sorgere del sole è
collegato in qualche modo alla fine di questo ... sogno?
"Aspetta, non mettermi fretta! E' mica facile. Dunque, ... un fratello ...
una sorella ... si generano ... Oh!, di' un po', ma non è per caso una
faccenda un po' zozzetta? Una storia di un cesto ... perché lo so che
nell'antico Egitto il faraone si sposava sua sorella la faraona"
"Mortale, i tuoi pensieri sono miserabili! Tu non meriti di vivere!"
Un sordo brontolio, e vedo la testa enorme del mostro che si abbassa
verso di me, spalancando la bocca; ne sento il fiato pestilenziale: vacca boia
sono fregato!
Improvvisamente il sole sembra letteralmente schizzare in alto,
inondando la pianura di luce.
Con un ruggito che lentamente si trasforma in un gemito la Sfinge si
immobilizza, poi rialza il capo e si immobilizza.
Cacchio! L'ho scampata bella!
La luce del sole ora è veramente accecante; alzo una mano per ripararmi
gli occhi (dove diavolo sono gli occhiali scuri?) e mi sento come se qualcuno
mi prendesse a legnate sulla schiena. Che accidenti succede? Mi ci vuole
quasi un minuto per raccapezzarmi, poi mi rendo conto che sono seduto a
terra, la schiena appoggiata alla roccia del monumento. Cerco di alzarmi in
piedi, e questa volta le legnate le sento dappertutto, e poi ho le gambe tutte
informicolate, non mi reggono in piedi. Mi risiedo a terra. Devo essermi
addormentato, mi dico. Sì, dev'essere così. Ho dormito e ho fatto 'sto strano
sogno. Che assurdo! Aspetta, com'era la faccenda? ... il fratello che genera la
sorella e la sorella che genera il fratello? Boh!, chissà che era? Ma poi 'sti
antichi erano tutti un po' svitati, se stai a dargli retta ...
Non appena le gambe mi reggono in piedi, però, mi allontano dalla
Sfinge, dirigendomi verso il piazzale delle corriere. Mi volto per un'ultima
occhiata. Che strano! Sarà per effetto della luce, ma mi sembra che stia
sogghignando.
Comunque, d'ora in avanti, basta con la birra.
(...)
(... ?!)
(...)
Beh, non esageriamo, non è il caso di essere così drastici! Facciamo che
... almeno due ore tra una birra e l'altra.
(...)
(... ?!)
(...)
Facciamo un'ora.
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