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Narrativa

AmigaOS 3.5 è una realtà
di Andrea Vallinotto



Introduzione

About

L'uscita della nuova versione del sistema operativo di Amiga era attesa da tempo e le voci sulle sue caratteristiche si sono rincorse per tempo. AmigaOS 3.5 nasce come idea già qualche anno fa (coordinatore a quel tempo era Fleecy Moss), ma a causa delle infinite vicissitudini che ha subito la sorte di Amiga recentemente, solo il 18 ottobre 1999 i CD con la tanto attesa release sono stati distribuiti. Anche se non tutti i desideri dell'utenza sono stati esauditi, il 3.5 rimane comunque un prodotto che ogni Amighista può apprezzare; inoltre ha tutte le carte in regola per divenire il nuovo standard di base di molte applicazioni, anche perchè sta vendendo molto bene per un mercato insicuro come quello attuale di Amiga.
Andiamo quindi a scoprire le novità preparate dal team di sviluppo di Haage&Partner.



La configurazione usata per questo test è la seguente:
  • A4000 con CyberPPC, processori 604e a 200Mhz, 68040 a 40 Mhz. 80 Mb di memoria FAST, 8 su motherboard (slow Fast) e 2 di Chip
  • PicassoIV Z3 (con modulo PalomaTV) e MultiFaceCard II.
  • Un disco Quantum Fireball IDE da 5 Giga, due dischi Quantum SCSI per un totale di 2.5 Giga
    Sempre su SCSI: masterizzatore Yamaha 4416, CD TEAC CD-532S (40x)
  • Monitor Eizo FlexScan T57S, stampante HP LaserJet 5L
  • Kickstart e Workbench 3.1 .

L'installazione

L'installazione avviene attraverso il ben noto programma Installer, per l'occasione aggiornato alla nuova versione 44.7 . La procedura si divide in due momenti distinti.
La prima parte è la pre-installazione: il nome in realtà trae un po' in inganno, in quanto durante questa fase vengono installati i componenti essenziali del nuovo WorkBench: il nuovo SetPatch, le due nuove librerie workbench.library e icon.librarye il modulo d'aggiornamento delle ROM, che contiene le nuove versioni di FastFileSystem e scsi.device.
Infatti anche se il 3.5 non è contenuto in ROM, vengono radicalmente cambiate le due librerie summenzionate: ad ogni boot Setpatch si preoccupa di disattivare le due 'vecchie' librerie presenti in ROM in modo tale che alla prima invocazione (di solito quando viene lanciato il Workbench) le nuove versioni di workbench.library e icon.library vengono caricate da disco.
Unicamente al primo boot o in caso di crash 'distruttivo', inoltre, Setpatch si occupa anche di aggiornare il FastFileSystem e lo scsi.device (come faceva in precedenza il comando LoadV43Module). Per portare a buon fine quest'operazione Setpatch resetta la macchina, perchè il nuovo FastFileSystem possa entrare in funzione. Sempre il nuovo Setpatch ricopre il ruolo che era di NSDPatch, tool che serviva a rendere compatibili i vari device driver al nuovo standard NSD. Coloro che l'hanno installato sotto OS 3.1 dovranno pertanto disabilitarlo.
Al termine della pre-installazione la macchina viene riavviata e al termine del boot bisogna lanciare nuovamente l'Installer che si preoccuperà di completare l'installazione, copiando tutti i nuovi files di sistema: altre librerie, i nuovi datatypes, le nuove classi BOOPSI eredi di Classact chiamate Reaction, il nuovo sotto-sistema di stampa (printer.device e vari drivers), le utilities di sistema e le preferenze, alcuni sfondi, pattern e suoni inclusi con il 3.5 ed infine le nuove icone della serie GlowIcons.
A proposito di questa seconda fase bisogna far notare che vengono automaticamente disabilitati tutti i vecchi datatypes presenti prima dell'installazione: essi vengono spostati in due sotto-directory chiamate "Datatypes-OFF", create all'interno di Sys:Classes/Datatypes e Sys:Devs/Datatypes . Può quindi rendersi necessario ri-spostare alcuni datatypes nelle posizioni giuste, se si vogliono riavere le loro funzionalità.



Andrea Vallinotto
Studente di Informatica all'Universtità degli Studi di Torino.
Utente e sviluppatore Amiga, programma, quando ha tempo, in C e ARexx.
Collabora come free-lance (senza sapere dove poi atterra) alla rivista francese AmigaNews.
Altri hobby: subacquea e viaggi.

Puoi contattare l'autore scrivendo a:
avallino@diff.org


Articoli dello stesso autore:
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Reportage dalla fiera di Colonia '98
Clickboom
Signorina, mi scusi lo SCSI
Introduzione alla programmazione
AmigaOS 3.5 è realtà
Utility ed inutilities per la rete e per Internet
I Love You: cronache del dopobomba
I Love You ed i sistemi nostrani



Consiglio la lettura dell'articolo di Roberto Rosselli Del Turco <a href="/diff/uno/migrazioni.shtml">Migrazioni possibili</a>
 


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