Installazione della distribuzione Linux Mandrake 7.0 (Air):
una guida/recensione di Roberto Rosselli Del Turco
I passi più importanti sono i seguenti:
2 SCEGLI CLASSE D'INSTALLAZIONE
Le scelte sono tre: 'raccomandata', 'personalizzata', 'esperto'. La possibilità
d'intervenire direttamente e compiere scelte personalizzate aumenta
progressivamente dalla prima all'ultima classe d'installazione. Se si sceglie
'personalizzata' o 'esperto', inoltre, bisogna specificare un ulteriore livello,
che corrisponde alla destinazione d'uso del computer su cui si installa Linux:
'normale', 'sviluppatore' o 'server'. Sono opzioni abbastanza intuitive, ma,
a parte il fatto che in italiano sono state tradotte come 'linguaggi', c'è una
certa ridondanza con la fase in cui si scelgono i pacchetti da installare.
Comunque ho scelto 'esperto' e 'normale', aspettando di arrivare al punto n.
10.
A titolo sperimentale, ho provato anche 'normale', per principianti
assoluti, e 'personalizzata', una via di mezzo non del tutto soddisfacente (ad
esempio DiskDrake presenta un numero di opzioni ridotto).
4. SCEGLI INSTALLAZIONE O AGGIORNAMENTO
A questo punto si deve scegliere fra un'installazione ex novo, o un
aggiornamento di una precedente installazione di Linux effettuata con la
distribuzione Mandrake (si parte dalla 5.3). Come già detto in precedenza, la
mia scelta è ricaduta su 'installazione'.
7. VARIE
Sotto questa voce sono raccolte alcune opzioni importanti, come la
configurazione del livello di sicurezza (con l'opzione 'alta' si può
tranquillamente usare il computer come server di rete) e il 'montaggio'
automatico dei dispositivi rimuovibili (floppy, cd-rom): finalmente non sarà
più necessario spiegare al neo-linuxista che se vuole accedere a un CD che
ha appena inserito prima deve 'montare' il lettore! Nel caso il Plug&Play si
sia sbagliato nell'accertare la quantità di RAM presente sul vostro sistema,
qui potrete correggere l'errore inserendo manualmente il valore corretto..
L'opzione 'Usa ottimizzazione per il disco fisso?', invece, è affiancata da un
caveat riguardo la perdita di dati; anche il testo esplicativo in basso non
risulta molto tranquillizzante: 'può rovinare il tuo hard drive se usata
scorrettamente', frase sibillina se si pensa che la modalità d'uso prevede
solo un segno di spunta sul gadget corrispondente, quindi senza tanto
margine per manovre più o meno scorrette Inutile dire che mi sono guardato
bene dall'attivarla , per quanto sarei proprio curioso di sapere in che cosa
consistevano le misteriose ottimizzazioni del disco fisso.
8. CONFIGURA FILESYSTEM
Qui le cose si fanno delicate: se avete scelto la classe di installazione
'esperto', il programma di gestione dei dischi rigidi, DiskDrake, viene
lanciato nella modalità corrispondente, lasciandoci padroni del campo.
Viceversa, se la classe è quella 'raccomandata', DiskDrake procede
automaticamente nel ripartizionare il disco rigido, predisponendo tre
partizioni per Linux (la partizione di root, una di boot e una di swap), ma
lasciando la fetta più grande, il 75%, al filesystem vfat di Windows 9x.
Questa è sicuramente una grande semplificazione per gli utenti alle prime
armi, che non sono costretti a fare i conti con cilindri, settori, mount points
e simili; ma a chi ha appena un po' di esperienza suggerisco di scegliere
'personalizzata' o meglio ancora 'esperta', in maniera tale da suddividere il
disco nel modo che più corrisponde alle proprie esigenze. DiskDrake, infine,
è davvero ben fatto, dispone di tutte le opzioni desiderabili non solo per
compiere operazioni sulle partizioni (crea, formatta, ridimensiona, etc.), ma
anche per scegliere comodamente le dimensioni, il filesystem, il punto di
mount. Il ridimensionamento delle partizioni Windows è avvenuto in maniera
impeccabile, senza perdita di dati.
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LINUX |
Dott. Roberto Rosselli Del Turco
Ricercatore presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Torino, da lungo
tempo utente amighista, in passato ha collaborato per circa un anno con Amiga
Magazine. Dall'inizio degli anni '80 si interessa attivamente di informatica, in
particolar modo per quanto riguarda le tendenze all'evoluzione e all'innovazione
dei sistemi operativi contemporanei. Attualmente sta concentrando la sua
attenzione su Linux e sul fenomeno del free / open source software.
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Puoi contattare l'autore scrivendo a:
rrosselli@diff.org
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