Installazione della distribuzione Linux Mandrake 7.0 (Air):
una guida/recensione di Roberto Rosselli Del Turco
Installazione su un computer con Windows 98
Il primo sistema su cui ho installato la Mandrake 7.0 è una macchina un po' vecchiotta su cui il venditore aveva installato Windows 98 occupando per intero il disco con un'unica partizione (C:).
Questa scelta, la più frequente presso gli assemblatori e i rivenditori di computer di marca, non solo è altamente discutibile per quanto riguarda la sicurezza dei propri dati (tenere sistema operativo, programmi e dati personali sulla medesima e unica partizione significa cercare guai), ma rende le cose molto più complicate nel caso si voglia affiancare a Windows un altro SO, in quanto come minimo sarà necessario ripartizionare il disco per fare spazio al nuovo venuto.
Le caratteristiche tecniche:
Sistema n. 1 (Freyr):
AMD K6-2 300MHz
64 Mb RAM
HD 6.4 Gb (Quantum Fireball EX6.4A)
Lettore CD-ROM Asus CD-S400
Drive Zip 100 EIDE
Scheda video Matrox Millennium G200 AGP
Scheda audio SoundBlaster AWE 64
Scheda di rete 3COM Fast Etherlink XL 10/100
Monitor Hitachi CM500
Stampante HP Laserjet 6L
Sistema operativo: Windows 98 (partizione unica del disco rigido)
Il primo passo è stato effettuare una copia di sicurezza di tutti i dati presenti sul disco, precauzione elementare ma troppo spesso trascurata; quindi un controllo generale del disco e infine una deframmentazione, quest'ultima non del tipo usato per rendere più veloce il caricamento delle applicazioni Windows.
In precedenza avevo già scaricato e preparato all'uso "fips", il programma di modifica delle dimensioni delle partizioni usato comunemente nel caso in cui non vi sia spazio sufficiente per installare Linux: sapendo che la Mandrake 7.0 dispone di un proprio programma di gestione dei dischi rigidi, l'ho lasciato riposare nella sua directory.
Dopo una rapida modifica al BIOS, inserisco il CD contenente la 7.0, e riparto.
Il boot avviene senza problemi direttamente dal CD-ROM e, al termine, ci troviamo direttamente nella schermata di DrakX, il programma di installazione: a prima vista, un notevole passo in avanti rispetto all'interfaccia a caratteri usata da Red Hat e 'riciclata' fino a ora dalla Mandrake.
Sulla sinistra, in una colonna verticale, si trovano i venti passi in cui è suddiviso il processo di installazione, preceduti da un cerchietto di colore diverso a seconda dello stato dell'operazione: verde quando è completata e si è passati a quella successiva, giallo quando è in corso, rosso per indicare un passo ancora non eseguito.
Sulla destra lo spazio è suddiviso in due porzioni di dimensioni diverse: in alto, nel 'frame' più grande, si presentano di volta in volta le opzioni relative al passo che abbiamo selezionato; in basso, un testo di aiuto relativo a quest'ultimo, spesso contenente rimandi alla documentazione cartacea, ma nel complesso abbastanza valido.
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Dott. Roberto Rosselli Del Turco
Ricercatore presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Torino, da lungo
tempo utente amighista, in passato ha collaborato per circa un anno con Amiga
Magazine. Dall'inizio degli anni '80 si interessa attivamente di informatica, in
particolar modo per quanto riguarda le tendenze all'evoluzione e all'innovazione
dei sistemi operativi contemporanei. Attualmente sta concentrando la sua
attenzione su Linux e sul fenomeno del free / open source software.
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Puoi contattare l'autore scrivendo a:
rrosselli@diff.org
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