Installazione della distribuzione Linux Mandrake 7.0 (Air):
una guida/recensione di Roberto Rosselli Del Turco
Una volta terminata l'installazione ci troviamo, come di consueto, con un
sistema notevolmente aggiornato e pronto per l'uso:
- la versione di XFree86 è l'ultima disponibile (la 3.3.6; la recentissima 4.0
non è consigliabile per un'installazione non sperimentale) e garantisce il
supporto per molte schede grafiche dell'ultima generazione (Matrox G400,
Nvidia GeForce, Savage 4D, etc.);
- la versione del kernel è la 2.2.14, migliorata con le patch disponibili al
momento della distribuzione della 7.0;
- il supporto per dischi RAID e per l'SMP è incluso nel prezzo :), ma questa
raffinatezza è giusto la ciliegina sulla torta, dato che l'utente medio non avrà
modo di sfruttare queste sottigliezze tecniche;
- tutti gli eseguibili sono stati compilati con le opzioni di ottimizzazione per
Pentium (pur restando una compatibilità totale con AMD e Cyrix), così da
garantire un certo margine di velocità rispetto alle normali distribuzioni per
processori 386 o superiori.
Devo ammettere che il costante aggiornamento e affinamento non solo del software di 'sistema', quello che viene prodotto in casa Mandrake per l'installazione e la configurazione di Linux, ma anche dei principali pacchetti di programmi inclusi nella distribuzione (applicazioni, gestori di finestre, ambienti come GNOME e KDE, etc.), costituisce il principale motivo per cui sono particolarmente affezionato a questa distribuzione.
Ho potuto constatare personalmente che si può attingere alla versione in via di sviluppo, la cooker, per aggiornare molti programmi: XMMS, Netscape, IceWM, etc.; ovviamente le cose si fanno più delicate per quanto riguarda quei pacchetti responsabili del funzionamento generale del sistema (initscripts, etc.), di cui sconsiglio l'aggiornamento: a parte l'indubbia validità della massima "if it ain't broken, don't fix it" (liberamente traducibile come "se non è rotto, non aggiustarlo", ovvero: se il vostro sistema funziona e i programmi che usate sono stabili pensateci bene prima di fare un aggiornamento a qualche versione beta o, peggio ancora, alfa!) meglio aspettare la prossima versione, visto che nella cooker potrebbero esserci modifiche e innovazioni tali da pregiudicare il buon funzionamento della versione corrente.
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Dott. Roberto Rosselli Del Turco
Ricercatore presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Torino, da lungo
tempo utente amighista, in passato ha collaborato per circa un anno con Amiga
Magazine. Dall'inizio degli anni '80 si interessa attivamente di informatica, in
particolar modo per quanto riguarda le tendenze all'evoluzione e all'innovazione
dei sistemi operativi contemporanei. Attualmente sta concentrando la sua
attenzione su Linux e sul fenomeno del free / open source software.
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Puoi contattare l'autore scrivendo a:
rrosselli@diff.org
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