BeOS free? di Massimiliano Origgi
Be Inc. il 18 gennaio ha annunciato cambiamenti radicali nei piani di sviluppo della società, sorprendendo la maggior parte degli utenti e degli sviluppatori e creando un temporaneo, ma consistente, stato di ansia riguardo al futuro del BeOS.
Dovremo aspettare ancora un paio di mesi, fino a marzo quando Be rilascerà sia la nuova versione del BeOS sia la prima versione di Stinger, per avere risposte definitive a tutti i quesiti sorti in questi giorni, ma, in ogni caso, gli ultimi eventi possono già essere analizzati e portare alle prime importanti conclusioni.
Innanzitutto, perché Be ha deciso di rilasciare una versione gratuita del BeOS?
Non penso ci sia una sola risposta a questa domanda, bensì una serie di concause che hanno spinto verso questa scelta. Innanzitutto la difficoltà nel fornire il sistema operativo a distributori OEM per via degli ostacoli creati da Microsoft con i suoi discutibili contratti di fornitura e quindi la difficoltà nell'aumentare rapidamente visibilità e quota di mercato, poi l'indecisione di molti utenti nel provare il sistema, dato che è necessario ripartizionare il disco rigido per installare il sistema, infine il fatto che molti altri sistemi operativi alternativi sono gratuiti, partendo da Linux e dai vari BSD, fino a Solaris della Sun.
Con una versione gratuita e installabile come semplice file in una partizione Windows, Be conta di superare questi ostacoli, dato che non entra più in 'conflitto' con i contratti Microsoft, non richiede il partizionamento del disco rigido, non richiede nessuna spesa iniziale e, infine, grazie alle ridotte dimensioni del pacchetto da scaricare via Internet, permette un accesso rapidissimo al sistema.
Quali sono quindi i dubbi sorti nei giorni scorsi riguardo questa scelta?
Il contemporaneo annuncio della versione gratuita di BeOS e la trasformazione di Stinger nel prodotto di maggior importanza per il futuro della società ha spinto molti a credere ad un abbandono repentino del BeOS, rilasciato gratuitamente per non dover più sopportare gli oneri di gestione delle vendite, del supporto e dell'implementazione di nuove funzionalità e correzione di bug esistenti.
In realtà, molti fattori indicano l'intenzione e la necessità da parte di Be di continuare a supportare ed aggiornare il sistema; una buona base di utenti e sviluppatori è indispensabile per promuovere, sostenere e sviluppare Stinger, il BeOS rappresenta la piattaforma di sviluppo per Stinger e un sistema rapido e semplice come il BeOS per realizzare il nuovo software è uno degli elementi chiave per portare Stinger al successo. Inoltre, alla versione gratuita del BeOS si affiancherà una versione commerciale contenente diversi programmi e funzionalità aggiuntive (come Opera, RealPlayer, forse Java), che renderanno ancora più piacevole e interessante l'uso del sistema per chi ha provato con successo la versione gratuita e desidera utilizzare con continuità il sistema.
Tutto è nato, quindi, dall'annuncio di Stinger, la piattaforma software per il nascente mondo delle 'Internet Appliances', ma cosa sono esattamente queste Internet Appliances?
Il termine, come tutti i termini coniati dai reparti di marketing ed enfatizzati dai mass media, è associato letteralmente a decine di significati diversi, tanto da renderlo di fatto indefinito. In realtà indica quel processo di cambiamento radicale nel mondo sia dell'hardware, sia del software, che ci offrirà nei prossimi anni una moltitudine di prodotti più economici, più semplici e più potenti di quanto oggi siamo abituati ad usare.
In pratica avremo prodotti progettati e realizzati per svolgere compiti specifici (dalle semplici agende elettroniche, evoluzione dei sistemi attuali, ai sistemi di navigazione satellitare, di analisi mediche, di visualizzazione di dati borsistici, o geologici o...) il cui utilizzo sarà più immediato rispetto ad un sistema 'generico' (come le workstation, i desktop o i laptop attuali) che, dovendo poter gestire infiniti tipi di prodotti, rende, inevitabilmente, il loro utilizzo non ottimale; inoltre questi sistemi saranno molto più compatti di quelli attuali e realmente portatili, con i vantaggi che già possiamo vedere nei telefoni cellulari estesi a qualsiasi altro dispositivo. Ma avremo anche sistemi in grado di svolgere più funzionalità dove necessario, ad esempio un visualizzatore di dvd con possibilità di riprodurre cd musicali e di visualizzare anche la posta elettronica appena ricevuta e, infine, avremo ancora i sistemi attuali (o meglio le loro evoluzioni) per chi ha la necessità di sistemi estremamente potenti e flessibili.
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Massimiliano Origgi
Studia Ingegneria Elettronica presso il Politecnico di Milano.
Dopo essere entrato in contatto con il mondo dell'informatica a 11 anni, ha
trovato in questo lo strumento ideale per meglio esprimere la sua passione
per la matematica, portandolo a studiare indipendentemente linguaggi di
programmazione e algoritmi.
Dopo aver iniziato con i famosi Commodore 64 e Commodore Amiga, ha sviluppato
software su diverse altre piattaforme fino ad oggi, dove si dedica
principalmente allo sviluppo di software per il BeOS.
Appassionato di fantascienza, si dedica assiduamente alla lettura di testi
scientifici e informatici.
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Puoi contattare l'autore scrivendo a:
moriggi@diff.org
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Consiglio la lettura anche dell'articolo di Paolo Canali<br>
<a href="/diff/due/beos.shtml">BeOS un sistema operativo giovane</a><br>
e dell'articolo di Roberto Rosselli Del Turco <br><a href="/diff/uno/migrazioni.shtml">Migrazioni possibili</a>
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