Una telecamera di sorveglianza a funzionamento automatico di Andrea Goia
Perché questo circuito?
Come la maggior parte dei progetti che reputo utili, anche questa
realizzazione nasce da esigenze pratiche: nel mio caso specifico, dopo aver
tinteggiato la facciata della casa nella quale abito, la richiesta dei condomini
è stata quella di tutelare i lavori eseguiti, sorvegliando la zona critica
rappresentata dall'ingresso allo stabile. Si può chiaramente estendere questo
concetto ad ogni angolo o zona critica di una proprietà.
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Il progetto, diviso in tre parti (due di hardware ed una di software)
prevede la realizzazione di un circuito elettronico da collegare al computer,
una modifica al videoregistratore ove registrare le immagini ed un
programma di gestione "generalizzato".
Di cosa ho bisogno?
Naturalmente, di un qualunque computer purché funzionante, di un
videoregistratore (VCR), di una micro-telecamera (TLC) alimentata a 5V o a
12V (meglio verificare!!) ed infine di una manciata di componenti
elettronici:
- 1 ULN2003A driver per i relè;
- 1 resistenza da 10Kohm da 1/4 W ed 1 condensatore da 100nF
multistrato per il sensore;
- 2 led di colori diversi e 2 resistenze da 470 ohm da 1/4W per lo
stato dei relè;
- 2 micro relè alimentati a 5V o a 12V per i tasti 'REC' e 'START';
- un alimentatore stabilizzato da 12Vdc che eroghi almeno 300mA, per
alimentare il tutto;
- una basetta millefori, su cui realizzare il circuito;
- fusibile da 0,5A e portafusibile relativo;
- (nel caso veda realizzato un adattatore da 12V a 5V per alimentare il
circuito, servono anche un regolatore di tensione 7805, 1 condensatore
da 470 uF 16V elettrolitico, 1 condensatore da 330nF ed 1 da 100nF
multistrato);
- lo stagno ed il saldatore.
Io ho acquistato la microtelecamera presso la ditta Futura Elettronica (Rescaldina-Mi), il VCR in un grande magazzino a
Torino ed i componenti a Genova (ero di passaggio...).
Nell'illustrare questo progetto si presume che il lettore abbia una
minima conoscenza dell'elettronica e della programmazione, nonchè una
discreta capacità nell'utilizzo del saldatore e dello stagno, poichè il circuito è
proposto su basetta millefori.
L'autore declina ogni responsabilità derivante dall'incauto utilizzo di
questo progetto o da una sua errata realizzazione e desidera richiamare
l'attenzione sul fatto che questo controllo non va usato in campi critici tra i
quali assistenza disabili, apparecchiature medicali, macchine per il supporto
alla vita.
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HARDWARE |
Ing. Andrea Goia
Perito informatico prima ed ingegnere elettronico poi, detesta l'informatica ed ama l'elettronica. Attualmente lavora come consulente informatico responsabile della pianificazione e della gestione degli interventi manutentivi del parco macchine informatico di un importante gruppo bancario internazionale.
Da buon sagittario adora i viaggi, l'ironia e le relazioni sociali (specialmente con il gentil sesso).
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Puoi contattare l'autore scrivendo a:
agoia@diff.org
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