Il sistema operativo deve diventare meno ingombrante per potere
conquistare il mercato desktop.
di Todd Volz
traduzione di Pietro leone
"Troppo non è abbastanza" era il motto del Lone Star Cafe, un
night-club da tempo scomparso di New York City. La stessa frase
sembra essere alla base del comportamento tenuto dai produttori
delle distribuzioni di Linux. Enormi distribuzioni, però, con
migliaia di applicazioni tendono a confondere l'utente medio.
Dubito che Linux come noi lo conosciamo sia realmente adatto ad
un diffuso uso su computer casalinghi. Certo, io penso che Linux
sia un ottimo sistema operativo, lo X-Window System ha fatto
molto per renderlo più attraente, specialmente se utilizzato in
connubio con GNOME o KDE. Allo stato attuale, però, Linux è
semplicemente troppo.
Prima di tutto Linux è troppo "abbondante" per la maggior parte
degli utenti di computer. Una tipica distribuzione è dotata di
un'enorme quantità di applicazioni, la Download Edition della
Mandrake, che ho appena scaricato ed installato, viene fornita
con più di un migliaio di applicazioni. Può sembrare un grande
numero, ma è niente in confronto a quelle rese disponibili dalla
SuSE e dalla Debian. La maggioranza degli utenti non
professionali non utilizzaranno la maggioranza di questi
programmi. L'utente medio ha realmente bisogno di una pletora di
applicazioni utilizzabili da linea di comando e di compilatori,
di diversi editor esadecimali e di un server mail e http? Cavolo,
neanche un programmatore ne ha bisogno.
La via che vedo, perché Linux possa divenire un reale
alternativa per il mercato desktop, esige che Linux si snellisca
e che renda più efficiente l'offerta dei servizi che può
garantire. Una distribuzione Linux realmente adatto ai desktop
dovrebbe includere:
- una procedura di installazione di facile utilizzo come quella
della Corel
- configurazione automatica della rete locale e della connessione
ad Internet
- un accesso sicuro preconfigurato alla rete, sia locale sia
esterna
- un insieme di applicazioni che comprenda un client per e-mail;
un browser grafico; programmi per l'ufficio, come un
word-processor, un foglio elettronico' ed un programma per la
creazione di presentazioni; un programma di manipolazione di
immagini; un player multimediale; un editor HTML; Telnet, FTP ed
altre applicazioni per la rete
- un sistema preconfigurato per l'uso dei file-system Windows,
Macintosh e di rete
- un unico window manager che integri le migliori caratteristiche
di quelli esistenti in un unico ambiente di lavoro
- un set di programmi indispensabili come una calcolatrice ed
un'agenda
- programmi di amministrazione di rete di facile utilizzo
Gli utenti che lavorano all'interno di un'azienda non hanno
bisogno neanche della metà di questi strumenti, infatti sarà la
ditta a decidere quali applicazioni supportare. Molti altri
programmi potrebbero essere inclusi, ma per un sistema desktop di
base, una tale distribuzione di Linux sarebbe molto più
attraente ed utile per coloro che non vivono e respirano Linux.
Linux, inoltre, è troppo complesso da gestire per la maggior
parte delle persone, perché abbia successo la gente non deve
doversi preoccupare di pacchettizzazione, di open-source o GNU.
Tutti ciò che vuole avere è che funzioni e che sia semplice da
usare. Non vuole essere sommerso da una moltitudine di opzioni,
non vuole perdere un mucchio di tempo per capire come far
funzionare le cose. Vuole soltanto che le cose funzionino e non
è poi molto da chiedere.
È confortante vedere che prodotti come il file-manager Nautilus
della Eazel stanno cercando di porre rimedio a queste necessità.
è anche incoraggiante che le nuove distribuzioni, come quella
della Corel, si preoccupino di risolvere i problemi tecnici senza
pretendere che l'utente capisca il come ed il perché. Anche se
questi sono dei passi nella giusta direzione per arrivare ad un
sistema desktop Linux realmente utilizzabile, ho paura che siano
poca cosa se Linux continua ad essere appesantito da così tante
cose superflue.
Linux non diventerà un sistema operativo adatto ai desktop
semplicemente divenendo facile da usare come Windows della
Microsoft, deve essere più semplice ancora. Risparmiare pochi
soldi sul costo del software non convincerà una ditta a cambiare
sistema operativo, ma una sensibile riduzione dei costi per il
supporto e per l'addestramento del personale potrebbe. Il
successo commerciale di Windows è principalmente dovuto al
plug-and-play ed alla facilità di installazione dei programmi.
Questa "tentacolarità", però, non compromette la facilità di
utilizzo. La maggioranza delle persone, quella che non vuole
stare tutto il giorno a "giocare" con i programmi, pensano che
Windows sia troppo complicato. Non si interessa affatto di
driver, conflitto delle periferiche o deframmentazione dei
dischi, vuole usare i programmi di cui ha bisogno facilmente e
senza fatica. Per molti versi Windows fornisce queste
facilitazioni, ma ad un certo punto, ogni utente Windows ha
bisogno di apportare delle modifiche alla configurazione di
Windows o risolvere dei problemi e la soluzione non è sempre
ovvia.
Per esempio, supponiamo di avere recentemente installato
RealPlayer della RealNetworks per visualizzare filmati video sul
web, ma vogliamo anche ascoltare i nostri file MP3 con il nostro
player preferito, Winamp. Vogliamo, quindi, tornare alla
situazione preccedente, ma non vogliamo disinstallare RealPlayer
o installare nuovamente Winamp, come si può fare, voi lo sapete?
Non è un procedimento molto complicato, una volta che avete
trovato il posto dove effettuare le modifiche, ma è comunque
più facile dirlo che farlo. Purtroppo non troverete nessun
pannello dedicato alle associazioni per i tipi di file. L'unico
modo per effettuare questa operazione è quello di trovare il
"Folder Options" di Windows, che si trova nel menu "View", una
volta lì,però, se non conoscete la procedura corretta, potreste
ancora non riuscere a sentire i vostri file MP3. Questa vi sembra
facilità di uso?
Se Atene piange, Sparta non ride, per gli utenti Macintosh la
situazione non è migliore, usare MacOS, infatti, non è molto
più facile che usare Windows. Finder e Chooser possono sembrare
intuitivi, ma provate ritrovare un'applicazione funzionante dopo
averla ridotta ad icona, o provate ad estrarre un CD-ROM
utilizzando il pulsante "Eject" della periferica (povero me).
E poi c'è Linux, pieno di tanti piccoli difetti ed orgoglioso di
essi. Aggiungete una periferica e dovrete spendere un gran
quantità di tempo cercando di capire come ricompilare il kernel.
Anche una cosa semplice come cambiare la risoluzione di X, in
base alla distribuzione che possedete, può essere una cosa
snervante. Guardiamo in faccia la realtà, Linux, tranne che per
gli hacker e per i professionisti, è troppo complicato per un
uso casalingo.
Non penso di essere irragionevole, tutto ciò che voglio è un
sistema operativo che sia facile da usare e che faccia ciò che
voglio senza doverlo smontare ogni volta. Il fatto che io sappia
come modificare il registro di Windows e le estensioni del
Macintosh non vuole dire che mi piaccia farlo.
Allora, distributori di Linux, datemi ascolto, se realmente
volete prendere a calci Windows, il vostro sistema operativo deve
essere efficiente, veloce e snello, perché, in fondo, troppo
è...semplicemente troppo.
|