BeOS 5: divertirsi usando il proprio computer di Massimiliano Origgi
BeOS versione 5, l'ultimo gioiello uscito dal palazzo della Be Inc., riesce ancora una volta ad offrire nuove funzionalità e una sempre maggiore facilità d'uso senza per questo penalizzare le prestazioni o l'affidabilità, come purtroppo spesso accade con altri sistemi.
La principale e più ecclatante novità riguarda la disponibilità di 2 versioni: la prima, denominata Personal Edition, è prelevabile gratuitamente da Internet ed offre tutte le funzionalità fondamentali del sistema, con una scelta limitata di applicazioni e la mancanza di alcuni componenti che sono stati acquisiti da Be su licenza e quindi non possono essere distribuiti liberamente; la seconda è la versione Pro, che offre tutte le funzionalità mancanti, manualistica completa, supporto tecnico e, ovviamente, tutti i futuri aggiornamenti di cui parleremo più avanti.
Nel frattempo sono anche stati distribuiti 3 aggiornamenti minori, per entrambe le versioni, che correggono alcuni bug, sia nelle librerie di sistema sia nelle applicazioni, e aggiungono nuovi e attesi driver.
Ora Be non gestisce più direttamente la distribuzione del pacchetto commerciale, ma questa è stata affidata a più distributori che hanno contratti in esclusiva per i diversi continenti o parti di questi: quindi c'è Gobe Software per le Americhe, l'Australia e parte dell'Asia, KochMedia per il nord Europa, Apacabar per il sud Europa e Hitachi per il Giappone.
Ogni pacchetto, poi, è personalizzato dal distributore, anche se tutti contengono almeno la versione completa del BeOS 5 Pro per evitare ogni possibile problema di compatibilità; ad esempio, Gobe ha aggiunto alla sua distribuzione il pacchetto commerciale BinkJet che offre un esteso set di driver per le stampanti HP.
Rispetto ad aggiornamenti precedenti, come il passaggio dalla versione 3 alla versione 4, i cambiamenti sono molto meno visibili ad un primo esame del sistema, ma in realtà BeOS 5 cela diversi importanti cambiamenti che avranno sicuramente un notevole impatto sulle applicazioni di prossima uscita.
L'esempio più importante è il nuovo sottosistema audio che ora supporta schede multicanale (quindi non vi è più la limitazione ai due classici canali stereo) e che permetterà nuovi importanti usi di BeOS nel settore musicale, come il nuovo sistema di editing audio professionale della RADAR, in fase di sviluppo, che sarà in grado di offrire estrema affidabilità e prestazioni elevate ad un prezzo molto competitivo proprio grazie alle caratteristiche uniche di BeOS (i vecchi utenti di AmigaOS potranno vedere in questo alcune somiglianze con i fattori che portarono al successo il VideoToaster della NewTek).
Se questo non fosse sufficiente le vecchie librerie MIDI sono state affiancate da un nuovo kit che offre funzionalità aggiuntive ed estende la risoluzione del sistema dal millisecondo al microsecondo, creando così una base ottimale per la realizzazione di nuove applicazioni audio MIDI di alta qualità di cui si stanno incominciando a vedere i primi frutti.
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Massimiliano Origgi
Studia Ingegneria Elettronica presso il Politecnico di Milano.
Dopo essere entrato in contatto con il mondo dell'informatica a 11 anni, ha
trovato in questo lo strumento ideale per meglio esprimere la sua passione
per la matematica, portandolo a studiare indipendentemente linguaggi di
programmazione e algoritmi.
Dopo aver iniziato con i famosi Commodore 64 e Commodore Amiga, ha sviluppato
software su diverse altre piattaforme fino ad oggi, dove si dedica
principalmente allo sviluppo di software per il BeOS.
Appassionato di fantascienza, si dedica assiduamente alla lettura di testi
scientifici e informatici.
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Puoi contattare l'autore scrivendo a:
moriggi@diff.org
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