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La conferenza Amiga Inc.
La conferenza Amiga Inc. di Andrea Vallinotto
Colonia '98
La conferenza stampa di venerdì è stata sicuramente l'evento più importante della fiera di Colonia.
Come già preannunciato più volte, Amiga Inc. aveva posto particolare enfasi sull'evento, affermando che sarebbero stati finalmente annunciati i piani per il futuro.
Il pubblico era però molto scettico su eventuali annunci, dato che già in altri eventi simili in passato (World Of Amiga e Midwest Amiga Exposition) le promesse erano state disattese, per un motivo o per l'altro.
I punti salienti dell'incontro col pubblico sarebbero dovuti essere due: la nuova release di Amiga OS per i sistemi classici, ovvero il 3.5; e il nome del nuovo partner commerciale per il sistema operativo che girerà sui sistemi futuri.
La giornata non comincia con i migliori auspici, in quanto per dei problemi hardware, la prevista conferenza per la sola stampa viene prima rimandata nel tardo pomeriggio, poi cancellata, obbligando così coloro che avevano un accredito stampa ad assistere a quella aperta al pubblico.
Anche questa seconda conferenza stampa viene rimandata di una mezz'ora, sempre per gli stessi motivi. Quando finalmente il pubblico può prendere posto nel salone, sono ormai le 19:30. L'attesa è ovviamente palpabile; al tavolo dei relatori ci sono quattro personalità ben conosciute del mondo Amiga, che si alterneranno a parlare nell'ora seguente.
Il primo a prendere la parola è Petro Tyschtschenko. Il rappresentante europeo di Amiga Technology prende qualche minuto per spiegare che la questione legale tra Henback e Quikpak per la fornitura dei A4000T si sta finalmente concludendo. Petro inoltre ammette che in passato ci sono state delle incomprensioni fra lui e gli americani di Amiga Inc., ma che tutto ciò è acqua passata: lascia così la parola a Bill McEwen, responsabile del marketing.
Bill spende solo poche parole per scusarsi per l'evidente ritardo dovuto a problemi tecnici, scusandosi altresì per il fatto che tutta la presentazione verrà svolta con PowerPoint, in quanto il suo 1200 non è in grado di reggere tutto lo slideshow fatto con Scala; a questo punto qualcuno dal pubblico chiede se era proprio il caso di fare questa conferenza stampa proprio venerdì 13....
Dopo aver presentato tutta la squadra, Bill lascia la parola al presidente di Amiga Inc., Jeff Shindler.
Come sua abitudine, Jeff comincia il suo intervento lodando la comunità Amiga in tutte le sue diverse componenti; inoltre afferma che la società da lui presieduta vuole sempre mantenere un rapporto onesto con il pubblico.
A proposito del 3.5, Jeff dà qualche dettaglio: saranno integrati pacchetti software già esistenti, migliorati alcuni aspetti del sistema che sono troppo limitanti (come il FastFileSystem), e forse inclusi alcuni aspetti del nuovo sistema operativo, il cosidetto 5.0. La direzione da prendere nel futuro, secondo Shindler, è incentrata sulla multimedialità spinta (quindi anche giochi) e su un grado di connettività molto elevato.
A questo punto prende la parola Allan Havemose; Allan, oltre ad essere vicepresidente di Amiga Inc., comanda tutto lo sviluppo in casa Amiga.
È doveroso spendere qualche parola per presentare Havemose: Allan è stato il direttore dello sviluppo del sistema operativo presso Commodore-Amiga dal 2.0 sino alla fine; inoltre ha conseguito il dottorato in Matematica presso l'università della Danimarca.
Per una ricerca in informatica teorica condotta presso la stessa università insieme ad altri colleghi, Allan ha ricevuto nel 1991 l'ambìto premio della IEEE Information Theory Society.
Le prime cose che Allan mette in chiaro è che finalmente è stato scelto e messo sotto contratto il partner per il nuovo sistema operativo, e che più tardi ci sarebbe stata una dimostrazione dal vivo di che cosa è capace questo nuovo kernel. Su questo punto Allan chiarisce alcuni aspetti un po' oscuri: dall'OS-Partner Amiga Inc. prenderà il kernel, cioè il nucleo del sistema operativo.
A questo aggiungerà tutte le parti che sono necessarie per supportare il multimedia e per gestire un hardware mirato soprattutto al mercato consumer; saranno integrati componenti indispensabili quali Java, OpenGL e la gestione delle nuove interfacce digitali (quali USB, FireWire, ecc.).
Il nuovo kernel è preemptive, con memoria protetta e virtuale, molto compatto e soprattutto scalabile: adattabile cioè da un piccolo set-up box con pochi mega di memoria fino ai sistemi professionali high-end. La compagnia che lo produce esiste dal 1981 ed è leader nel mercato dei sistemi operativi per sistemi embedded (tra i suoi clienti si annoverano Cisco, la Nasa, Visa ed altri).
Ed ecco che l'attesa termina:
il nuovo OS-partner è QNX. Il dr. Havemose a questo punto lascia il posto al vicepresidente di QNX, Dan Dodge, sottolineando che Amiga Inc. ha impiegato molto tempo per fare la sua scelta, ma che questa è la migliore possibile.
Il seguente intervento di Dan Dodge è la parte che più interessa i presenti, e di questo Dan è ben conscio: incomincia infatti il suo intervento un po' emozionato, ma anche con molta grinta. Per prima cosa afferma di essere molto orgoglioso che la scelta di Amiga Inc. sia caduta sulla sua compagnia, anche perché sia lui che l'attuale presidente di QNX hanno entrambi avuto nel passato degli Amiga, come home-computer.
E racconta inoltre quello che è meglio noto come "l'episodio della macchina del caffè": appena avuta la certezza che Amiga li aveva scelti come partner commerciali, Dan è sceso presso la macchina del caffè della sede di QNX; ha chiesto a tutti gli ingegneri presenti quanti avessero un'Amiga: l'ottanta per cento.
Detto questo, ecco i punti salienti dell'attuale kernel QNX, denominato Neutrino:
- è un kernel real-time, basato interamente sullo scambio di messaggi. Questo permette di avere risorse di calcolo distribuito con estrema facilità, visto che i messaggi possono essere ricevuti sia sulla macchina che li ha generati, sia su un'altra in rete;
- è estremamente modulare, in cui le componenti possono essere aggiunte e tolte in tempo reale (molto simile ad AmigaOS);
- i servizi forniti all'utente sono gestiti tramite i resource managers, che possono essere anche creati dagli utenti. Un esempio pratico sono i gestori di FileSystems;
- è estremamente compatto, richiede poca memoria nella configurazione minima.
A seguire, Dan illustra anche il microkernel grafico, denominato Photon. Le cose più interessanti riguardano l'estrema versatilità, dovuta ad un design innovativo: lo schermo è diviso in regioni tridimensionali, che ricevono e passano eventi, sotto forma di messaggi.
Ogni oggetto da visualizzare passa attraverso tutti gli elementi che sono presenti in quello spazio e viene da questi modificato. In questo modo si ottengono facilmente la gestione di schede grafiche multiple, o anche l'opposto: la condivisione di due monitor collegati a due macchine differenti.
Proprio per illustrare questo interessante aspetto, Dan dà una dimostrazione pratica: sul palco si trovano due compatibili PC (di Gateway2000, guarda caso) che fanno girare QNX. Dan prima prende una finestra dalla macchina di sinistra e la porta sul monitor di destra. È interessante notare che le due configurazioni video sono differenti, e che Photon gestisce tutto automaticamente.
Ma la cosa migliore si vede subito di seguito: quando Dan lancia in finestra Doom e porta la finestra a metà tra i due monitors entrambe le macchine gestiscono la loro parte di video senza alcun problema (se non per le schede di rete PC che si piantano due volte).
Dopo quest'impressionante demo, si apre il dibattito pubblico, un pò più breve del previsto a causa del ritardo con cui tutto è cominciato.
Le prime domande sono relative alla macchina 'sviluppatori': con qualche imbarazzo, Havemose ammette che la compagnia con la quale avevano preso accordi a Londra nella primavera non è stata all'altezza. Hanno quindi optato per qualcun altro, ma ci sarà comunque un certo ritardo sulle date previste (questo modello solo per sviluppatori doveva essere presentato proprio a Colonia).
Una delle domande più pressanti viene da Corinna Cohn, co-autrice di ImageFX : la dimostrazione di Photon ha mostrato un'ambiente di lavoro molto simile a Windows'95, troppo simile! Havemose assicura i presenti che la parte grafica verrà completamente rifatta, solo il sistema grafico di base resterà lo stesso.
Allan chiarisce anche alcuni aspetti tecnici: i linguaggi di sviluppo della nuovo sistema operativo saranno C e C++.
Rimane da chiarire quale architettura hardware ospiterà questo nuovo sistema, e su questo Havemose non ha potuto fornire più dettagli: ai tempi di Londra si pensava ad un particolare media-chip in grado di fornire velocità e prestazione da HDTV (High definition TV); ma da questa primavera sono apparsi altri due media-chip in grado di fare altrettanto se non meglio.
La scelta verrà quindi fatta quando il sistema sarà pronto.
In alcune discussioni fatte sui newsgroups in seguito a Colonia, Allan ha affermato che i PPC sono ritenuti degli ottimi candidati, soprattutto i G4 con tecnologia AltiVec.
In conclusione, anche se fatta il venerdì 13, la conferenza stampa di Amiga Inc. ha sicuramente dato un'impronta di ottimismo alla fiera tedesca, e nei giorni seguenti nei vari stand si sentiva spesso il nome 'QNX' (che si pronuncia come Q-Unix).
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