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Narrativa

AmigaOS 3.5 è una realtà
di Andrea Vallinotto



Le utility di sistema

Le utility di sistema sono un altro elemento cardine di un sistema operativo, che spesso lo caratterizzano nel bene o nel male. Per l'uscita del 3.5 tutte le esistenti utility sono state aggiornate: da quelle più di basso livello ed essenziali come Format e DiskCopy (che ora funzionano anche con le partizioni oltre i 4 Giga), a quelle più comuni come Exchange e CrossDos.
Alcune novità sono in effetti prevalentemente estetiche: proprio alle Commodities è stato riservato un semplice trattamento di restiling; esse infatti offrono una nuova interfaccia che usa Reaction, ma in quanto a funzionalità sono identiche a quelle del 3.1 .
Un discorso diverso avviene invece per HDToolBox, IconEdit, Mounter ed AmigaMail.
I primi due sono utility già esistenti e ben conosciute, le seconde sono invece delle novità: in ogni caso, anche i programmi che portano un nome già noto hanno ben poco a che fare con gli originali, poichè sono stati riscritti da zero. Cominciamo dal programma che è stato gioia e dolori di chi aveva spesso a che fare con installazioni particolari: HDToolBox.

HDToolBox
HDToolbox Icon

La nuova versione di HDToolBox si basa sulla hdwrench.library, una libreria che è una novità del 3.5 . E` stata creata per assolvere a tutti i compiti di basso livello di gestione di preparazione e partizionamento del disco, in modo da fornire un'interfaccia standard a tutti i programmi di questo tipo. Autrice di questa libreria è Johanne Dow, già co-autrice di RDPrepX. La nuova versione di HDToolBox quindi non ha solo una nuova interfaccia, ma nuove funzionalità.

HDT Dev.selection

Già all'avvio si vedono le differenze: se non viene specificato nessun device nell'icona, HDToolBox fa apparire una lista dei devices che assolvono le funzioni di I/O verso dei dischi. E` apprezzabile inoltre che si possa specificare se un device è uno SCSI Wide: infatti viene tenuto conto anche delle estensioni delle schede Wide di Phase5.
Il nuovo HDToolBox è inoltre più stabile del precedente e più semplice: nella schermata principale ci si trova davanti a due soli pulsanti: Install Drive e Partition Drive. E` notevole anche la possibilità di salvare i Rigid Disk Blocks2 su file, per poterli recuperare nel malaugurato caso di un crash distruttivo.

HDT partitioning

Il resto dell'utility ricalca abbastanza fedelmente la precedente versione, ma dà una sensazione di stabilità maggiore. Per l'installazione dei nuovi dischi è anche previsto un setup standard, oppure la divisione automatica dello spazio del disco in partizioni uguali da 1 a 8 partizioni. L'utilizzo di Reaction inoltre, rende l'aspetto più gradevole e sopratutto più intuitivo. Il fatto che poi sia basato sulla nuova libreria hdwrench.library è un motivo di tranquillità in più.



Mounter
Mounter Tool

Il tool Mounter viene incontro ad una vecchia mancanza di Amiga, quella della gestione degli hard-disk rimuovibili, come Zip o Jaz. E` molto simile alla nota utility "SCSI Mounter", con l'apprezzabile differenza che funziona anche sui dischi IDE. Quando di cambia disco, tramite pochi click del mouse si possono montare le nuove partizioni corrispondenti ai rimuovibili presenti e contemporaneamente smontare quelle che erano al loro posto precedentemente.



IconEdit
Iconedit

Il nuovo sistema di icone ovviamente richiede un programma adatto per crearle e gestirle: ecco il nuovo IconEdit.
Anche in questo caso, come per HDToolBox, si tratta di un programma nuovo con un nome vecchio: il nuovo IconEdit non ha nulla a che fare con quello del 3.1 . Gli strumenti di disegno dell'immagine sono essenziali ma tutto sommato completi. E` ben fatta la gestione dei colori, che trae vantaggio dal nuovo sistema di icone e permette l'utilizzo di immagini fino a 256 colori (8 bit). Comunque, se gli strumenti di disegno non bastassero a chi chiede di più, come sempre è possibile importare un'immagine tramite datatypes, lasciando così la possibilità di utilizzare un qualunque pacchetto di disegno professionale per disegnarsi le proprie icone. Ultima ma non meno importante è la capacità di caricare le icone in standard NewIcons e quindi di salvarle nel nuovo formato. Come si vede dalla figura, salvando nel nuovo formato si perde l'immagine in formato NewIcon, ma ciò non è un problema per utilizza stabilmente il 3.5 .


Le utility di rete

AmigaMail
AmigaMail

AmigaMail è un piccolo ma potente programma di posta elettronica scritto appositamente per il 3.5 . È sufficientemente completo per essere utilizzato senza problemi in qualunque caso; come si vede dall'immagine non mancano tutte le opzioni essenziali, più qualche altra raffinatezza come la possibilità di avere più POP e di controllarli periodicamente, se si resta connessi alla rete.
AmigaMail svolge il suo compito in maniera egregia, anche se non è un programma completo e pieno di features come possono essere Thor o YAM . Il motivo della sua presenza nella release del 3.5 è semplice: AmigaMail sfrutta la nuova aml.library, libreria che dà un'interfaccia standard e comune per mandare mail sulla rete. Questo dà un notevole vantaggio di semplicità: se gli sviluppatori di software di rete, come browsers o simili, utilizzeranno la aml.library, saranno finiti i tempi nei quali bisogna impostare la configurazione per la posta tutte le volte che si usa un nuovo programma.



Lo stack TCP che non c'è: Miami.
Considerato uno dei migliori sistemi di connettività per Internet, Miami è molto stimato dall'utenza Amiga. L'uscita di AmigaOS 3.5 doveva essere la consacrazione definitiva per il pacchetto di Holger Kruse; così non è stato. Sul CD del 3.5 c'è infatti la vecchia versione dimostrativa 3.2 (che si disattiva dopo un'ora); questa è forse l'unica grande pecca di questo aggiornamento tanto atteso. Per AmigaOS 3.5 infatti, sarebbe dovuta uscire una versione 'limitata' del nuovo Miami (denominata Miami 3.3 OEM), ma a causa di problemi di tempo non è stato possibile includerla. In alcuni messaggi apparsi sui Newsgroup di Internet, l'autore Holger Kruse ha spiegato che i ritardi sono dovuti al tardivo sviluppo di altre parti del 3.5 da cui doveva dipendere Miami 3.3 OEM. Egli ha quindi deciso di lasciar pedere interamente il progetto, preferendo lavorare su un'interfaccia grafica basata su Reaction per la versione 3.2 . Il ritardo accumulato non sarebbe stato fatale comunque, dato che comunque è previsto un aggiornamento di tutto il 3.5, denominato "Boing Pack". Al contrario, l'autore di Miami ha deciso che per motivi personali rilasciare Miami 3.3 ora "è troppo tardi" e che quindi gli utenti AmigaOS 3.5 dovranno fare a meno di uno stack TCP completamente funzionante. Grazie, Holger.3



Il browser che invece c'è: AWeb 3.3 SE.
La suite di Internet di AmigaOS 3.5 non contiene solo la vecchia versione di Miami, ma anche quella nuova di AWeb. Seppur limitata in qualche campo, AWeb 3.3 SE non solo assolve il compito di viewer della documentazione di sistema in HTML, ma è tranquillamente utilizzabile per navigare in Internet.
AWeb 3.3 SE sulla pagina di Amiga Inc.

Forse AWeb non è particolarmente appariscente, almeno rispetto ai concorrenti Voyager e IBrowse, ma ha dalla sua la velocità, la stabilità e sopratutto la compatibilità: è in grado di gestire senza problemi il JavaScript 1.1, cosa che agli altri due browsers riesce parecchio male, almeno al momento attuale. Inoltre l'interpretazione dell'HTML è eccellente e si possono scegliere tre differenti modalità di visualizzazione per riuscire a vedere anche le pagine scritte più fuori dallo standard. Per parlare diffusamente delle potenzialità di AWeb ci sarebbe bisogno di una recensione a parte; basti dire che anche in quanto a sicurezza AWeb surclassa i diretti concorrenti (cookies e anonymous browsing), per non parlare della porta ARexx molto fornita. Sono poi notevoli le piccole utility di supporto fornite con il browser, che ne sfruttano congiuntamente la porta ARexx e Javascript; particolarmente utile risulta la netsearch page, che raccoglie in una sola pagina locale tutti i motori di ricerca importanti, permettendo anche ricerche multiple in differenti frame. In quest'ultima versione si aggiungono comandi utili come il salvataggio della pagina corrente comme immagine IFF e l'opzione per disabilitare le consoles.
Per sopperire in parte alla spartanità del display, la versione distribuita con il 3.5 ha un set di pulsanti e animazioni tra i quali si può scegliere quello più gradito per personalizzare il browser.





Andrea Vallinotto
Studente di Informatica all'Universtità degli Studi di Torino.
Utente e sviluppatore Amiga, programma, quando ha tempo, in C e ARexx.
Collabora come free-lance (senza sapere dove poi atterra) alla rivista francese AmigaNews.
Altri hobby: subacquea e viaggi.

Puoi contattare l'autore scrivendo a:
avallino@diff.org


Articoli dello stesso autore:
Annuncio AmigaOS 5 (DevCon '98)
Reportage dalla fiera di Colonia '98
Clickboom
Signorina, mi scusi lo SCSI
Introduzione alla programmazione
AmigaOS 3.5 è realtà
Utility ed inutilities per la rete e per Internet
I Love You: cronache del dopobomba
I Love You ed i sistemi nostrani



Consiglio la lettura dell'articolo di Roberto Rosselli Del Turco <a href="/diff/uno/migrazioni.shtml">Migrazioni possibili</a>
 


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