Perché ClassX ha scelto Java?
di Michele Puccini
ClassX non ha mai seguito percorsi forzatamente controtendenza o alternativi. Alla ClassX ci siamo soltanto concessi il lusso di creare prodotti e scegliere soluzioni senza l'obbligo di riferirsi agli "standard di mercato", concentrando l'attenzione sulle esigenze e le necessità del cliente.
Per noi, niente è scontato, neppure il tipo di piattaforma hardware/software su cui far girare un prodotto: se una piattafoma non fornisce prestazioni adeguate, viene automaticamente scartata dalla rosa delle possibili soluzioni.
È vero che oggi (coi soldi) si fanno volare gli elefanti, ma ricordiamoci che esistono già animali che volano (gratis) da milioni di anni.
Da circa due anni abbiamo iniziato a studiare Java cercando i verificare l'effettiva efficienza di questo promettente ambiente operativo. Oggi possiamo dire di aver visto su Java tutto quello che avremmo voluto vedere in un ambiente operativo moderno: velocità, flessibilità potenza ed estendibilità inimmaginabili.
Due anni fa, Java era praticamente un esperimento informatico ben riuscito. Concettualmente molto evoluto, object oriented, portabile, Java comprendeva (con i dovuti problemi di gioventù) tutto il necessario per lo sviluppo di applicazioni anche di una certa entità.
Oggi Java è stabile, supportato da tutti i maggiori sistemi operativi, veloce e ricchissimo di librerie standard per la realizzazione di qualsiasi tipo di applicativo.
Attualmente Java è lo standard de facto per lo sviluppo di applicazioni cross-platform a tutti i livelli, dal cellulare Nokia al server di Yahoo, al sistema di broadcast digitale europeo.
La piattaforma Java offre già tutto, subito e gratis. Java e le sue API di Java sono free source (java community license) e liberamente distribuibili. Proprio queste API costituiscono un vero e proprio ambiente operativo, con tanto di multithreading, supporto per grafica avanzata, accelerazione 2D/3D, multimedia e servizi avanzati di connettività.
Per ClassX, Java è quasi una scelta obbligata e una mossa strategica per stare al passo coi tempi senza preoccuparsi troppo degli standard di mercato. A chi ci chiederà "dove vuoi andare, oggi?", risponderemo con "dove sarai, domani?".
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