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Se non si possiedono dischi diversi è comunque il caso di fare delle directory separate in modo da poter, in un eventuale futuro, acquistare i dischi necessari e montarli al posto delle varie directory. Non mettete i vari archivi nella stessa directory. Oltre a questo spazio dischi è ovviamente necessario assegnare uno spazio per tutti gli eseguibili e i file di configurazione. Per le prove effettuate abbiamo sempre usato la directory /home/oracle. Preparare gli accountL'installazione di Oracle va fatta a nome di un utente chiamato DBA (DataBase Administrator) che diventa il proprietario effettivo dei file. Questo utente va inserito in un gruppo del quale dovrebbero fare parte tutti gli utenti che usano le basi di dati.Prima di installare Oracle è quindi il caso di creare un gruppo tramite il comando addgroup nome e poi inserirci l'utente dba con il comando adduser --ingroup nome dba. Si parteA questo punto ci troviamo con un gruppo e un account creati, lo spazio disco pianificato, un cdrom o una directory su un disco fisso con tutto l'archivio decompresso.La procedura d'installazione fornita prevede che si esegua lo script orainst che si occupa di copiare alcuni file necessari sul disco e poi fa partire l'installer per la selezione dei vari componenti da installare: la scelta minima è il database server e qualche protocollo di comunicazione; per una installazione più corposa e maneggevole consigliamo di installare anche l'Installer, SqlPlus e Net8. InstallerL'installer è il prodotto che si usa per aggiungere/rimuovere parti all'installazione. Se non lo si installa lo si deve usare dal disco di installazione ogni volta. Poiché viene usato anche per la creazione delle basi di dati (dette SID) conviene averlo sul disco fisso.Oracle ServerInutile dire che senza questo prodotto l'installazione non ha molto significato. L'unico motivo che possa spingere a non usarlo è che si voglia installare il solo cliente sul proprio calcolatore. In questo caso ci si deve limitare a installare net8. Attenzione: quando, una volta installato tutto, vorrete create dei database potre farlo usando l'installer; dopo aver selezionato tutti i parametri del database arriverete alla pagina di selezione dei prodotti da installare. Dovrete selezionare Oracle Server per fare in modo che l'installer crei veramente il database. L'alternativa è creare i database usando l'interfaccia SqlPlus.Net8 e protocolli di reteNet8 è la parte di oracle che serve a gestire la comunicazione tra le applicazioni client e il server. Con Net8 si possono definire quali database devono essere visti all'esterno e tramite quali protocolli si può accedere ad essi. Ad esempio è possibile avere un database sul server al quale si può accedere solo tramite named pipes; al contempo ce ne può essere un altro al quale si può accedere tramite TCP/IP con connessione criptata.SqlPlusUna volta installato il server è necessario avere un programma che permetta di accedere ai dati. SqlPlus si occupa proprio di questo. È un programma che permette di fare una connessione con un database e permette di mandargli comandi SQL e vederne i risultati sullo schermo.Una volta selezionati i componenti l'installer porterà a compimento
la creazione delle directory e la copia dei file. Poiché questa
installazione va fatta con l'account DBA, in genere chiamato oracle,
si dovrà fare un ultimo passo con i privilegi di root.
Quest'ultimo programma da eseguire va ad assegnare i diritti a tutti i
vari file e, inoltre, va a scrivere alcuni file di configurazione nella
directory /etc che normalmente non è accessibile in scrittura
agli utenti normali.
La configurazioneUna volta installato il server andranno creati dei database. Questi sono spesso creati dalle applicazioni che li devono utilizzare, ma a volte vanno creati a mano, anche solo per fare delle prove. In questi casi si devono fare parecchie operazioni:
La Oracle ha scritto, completamente in Java, una interfaccia grafica abbastanza versatile che permette di fare molte operazioni senza doversi accanire con la sintassi SQL. Si tratta dell'interfaccia di Net8 e del cosidetto Oracle Enterprise Manager. Le abbiamo provate su Windows, visto che l'applicazione client che volevamo provare lo richiedeva. L'interfaccia si è rivelata veramente versatile, ma non esattamente stabile. La documentazione, stampata convertendo i file .pdf tramite gs, mostra tutte le figure in maniera illegibile, ma è abbastanza completa e spiega a fondo tutte le caratteristiche dell'interfaccia. Questo primo accenno ad Oracle, nella distribuzione per Linux/ix86, apre la strada verso un riconoscimento ufficiale dei grandi produttori di software commerciali. Il prodotto è robusto, esattamente come ce lo si aspettava da un produttore di quella stazza; inoltre l'integrazione con il sistema operativo è completa. DocumentazioneL'archivio che si usa per l'installazione contiene una quantità di informazioni in formato PDF e HTML nella directory unixdoc.C'è inoltre una guida per l'installazione di Oracle7 su Linux utilizzando il prodotto per SCO unix. Si tratta di un HOWTO che è reperibile presso il Linux Documentation Project.
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